I RISCHI NEGLI UFFICI

Gli uffici sono un luogo di lavoro generalmente considerato a bassa pericolosità; si ha tuttavia a che fare con rischi dovuti a:

  •   Videoterminali;
  • Movimentazione di pesi e materiali;
  •  Attrezzature (scale, apparecchi elettrici ecc.);

I videoterminali (VDT) costituiscono comunque l’innovazione più diffusa negli ambienti di lavoro degli ultimi anni.
videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato;
posto di lavoro: l’insieme che  comprende  le  attrezzature  munite  di  videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati,  ovvero software per la interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l’unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l’ambiente di lavoro immediatamente circostante;
lavoratore: il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’articolo 175 del D.Lgs 81/2008 (ex art.54 del 626/94)
(Art.175: Il lavoratore ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività … pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.).

I DISTURBI OCULO-VISIVIQUALI SONO:

  • bruciore;
  • lacrimazione;
  • secchezza;
  • senso di corpo estraneo;
  • ammiccamento frequente;
  • fastidio alla luce;
  • pesantezza;
  • visione annebbiata;
  • visione sdoppiata;
  • stanchezza alla lettura.

LE PRINCIPALI CAUSE … Le condizioni sfavorevoli di illuminazione !

  •  Eccesso o insufficienza di illuminazione generale;
  • Presenza di riflessi da superfici lucide;
  • Luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti artificiali non adeguatamente schermate;
  • Presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero);
  • Scarsa definizione dei caratteri sullo schermo;

I DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICIQUALI SONO:

Senso di peso, senso di fastidio, dolore, intorpidimento, rigidità a:

  • collo;
  • schiena;
  • spalle;
  • braccia;
  • mani;

Essi sono spesso la conseguenza della degenerazione dei dischi della colonna vertebrale, dell’affaticamento muscolare o dell’infiammazione delle strutture tendinee

 LE PRINCIPALI CAUSE … la postura errata !

  • Posizione di lavoro inadeguate per l’errata scelta e disposizione degli arredi e del VDT;
  • Posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati anche in presenza di posti di lavoro ben strutturati;
  • Movimenti rapidi e ripetitivi delle mani: digitazione o uso del mouse per lunghi periodi.

VDT – IL POSTO DI LAVORO

IL SEDILE

Per essere adeguato, deve avere queste caratteristiche:

  • 5 gambe;
  • regolazione in altezza;
  • regolazione dello schienale;

LO SCHERMO

  • regolazione dell’inclinazione;
  • spingitori lombari.

per essere adeguato, deve avere queste caratteristiche:

  • Caratteri definiti e leggibili;
  • Immagini stabili;
  • Regolabilità del contrasto e della luminosità;
  • Orientabilità nello spazio;
  • Preferibilmente posto su supporto autonomo regolabile purchè solido e stabile;

IL TAVOLO

per essere adeguato, deve avere queste caratteristiche:

  • Avere una superficie poco riflettente e di colore chiaro;
  • Essere stabile e sicuro.

L’ILLUMINAZIONE

  • Essere ben dimensionato rispetto alle esigenze di lavoro;
  • Consentire flessibilità nella disposizione dei diversi oggetti.

Il   rapporto fra posto di lavoro e ambiente per VDT è condizionato principalmente da problemi di corretta illuminazione

Condizioni sfavorevoli di illuminazione sono:

  • abbagliamenti diretti;
  • riflessi;
  • contrasti eccessivi.

L’AMBIENTE

Un ambiente è adeguato per il lavoro al VDT quando:

  • Gli schermi sono posti a 90° rispetto alle finestre (finestre sul fianco);
  • Le finestre sono schermate con “veneziane”;
  • Le postazioni VDT distano almeno un metro dalle finestre;
  • Lo spazio di lavoro al VDT consente per lo meno all’operatore:
    -di alzarsi agevolmente;
    -di transitare lateralmente.
  • il rumore è contenuto e non disturba l’attenzione e la conversazione;
  • la temperatura e l’umidità dell’aria sono confortevoli.

E’ BUONA CONSUETUDINE:

  • Spostare il monitor a circa 50-70 cm. di distanza dagli occhi;
  • Regolare in altezza in monitor in modo che sia un po’ più in basso dell’altezza degli occhi;
  • Inclinare il monitor può essere utile per eliminare alcuni riflessi;
  • Utilizzando le opzioni di colore e le regolazioni della luminosità e del contrasto si possono ottenere le tonalità e i contrasti più graditi sullo schermo;
  • Ricordarsi di regolare le veneziane in modo da controllare la luce naturale;
  • Ricordarsi di mantenere la superficie dello schermo ad angolo retto (90°) rispetto alla superficie delle finestre;

IL PC PORTATILE
DEVO FORNIRE AL LAVORATORE:

  • una tastiera e di un mouse o altro dispositivo di puntamento esterni;
  • un idoneo supporto che consenta il corretto posizionamento dello schermo.

VISITE MEDICHE

  • Controllo dell’apparato oculo-visivo;
  • Controllo per l’apparato muscolo-scheletrico;
  • Accertamenti sanitari qualora compaiano disturbi riferibili al lavoro;

AFFATICAMENTO MENTALE – STRESS

Il tipo di reazione ad una data situazione dipende anche dalla personalità del soggetto, lo stesso tipo di lavoro può risultare soddisfacente, monotono o complesso a seconda dell’individuo.
I DISTURBI che si manifestano possono essere di natura psicologica e psicosomatica:

  • Mal di testa;
  • Tensione nervosa;
  • Irritabilità;
  • Stanchezza eccessiva;
  • Insonnia;
  • Digestione difficile;
  • Ansia;
  • Depressione.

 I principali fattori di stress lavorativo sono:

  •  IL CARICO DI LAVORO (troppo elevato o troppo scarso, arido, monotono, ripetitivo, ecc.);
  • FATTORI AMBIENTALI (temperatura, umidità e velocità dell’aria);
  • SOFTWARE INADEGUATO O SCARSA INFORMAZIONE IN MERITO;
  • RUMORE AMBIENTALE CHE DISTURBA L’ATTENZIONE;
  • RESPONSABILITA’;
  • RAPPORTI INTERPERSONALI.

 MOBBING

Atti e comportamenti discriminatori o vessatori protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di tutte le componenti dell’ambiente di lavoro, da parte del datore di lavoro o da soggetti posti in posizione sovraordinata ovvero da altri colleghi, e che si caratterizzano come una vera e propria forma di persecuzione psicologica o di violenza morale.
Importante: informare il Datore di Lavoro ed il medico competente in merito a comportamenti ricollegabili al mobbing!

 L’AMBIENTE

Alcune condizioni ambientali sfavorevoli possono causare l’inquinamento dell’aria interna:
–Impianto di condizionamento poco efficiente;
–Affollamento di fotocopiatrici in locali poco aerati;
–Fumo di tabacco;
–Rilascio di sostanze dai rivestimenti e dagli arredi;
–Eccessiva secchezza dell’aria.

 QUALITA’ ARIA “INDOOR”

Aria presente in ambienti confinati non industriali (abitazioni, uffici ecc.) caratterizzata dalla presenza di sostanze di varia natura che provengono dall’interno e dall’esterno dell’edificio:

  • Patologie correlate: alveoliti allergiche, infezioni da virus, funghi, asma bronchiale, legionellosi……

Condizione di sicurezza Frequente ricambio d’aria:
–Riduzione inquinanti;
–Equilibrio dell’umidità relativa;
–Riduce la formazione di colonie batteriche;
–Migliora la termoregolazione corporea negli ambienti caldi.

CONTAMINAZIONE DA FOTOCOPIATRICI E STAMPANTI

OZONO: formazione di ozono dall’ossigeno dell’aria, in quote assolutamente modeste a causa deI funzionamento delle stampanti laser che si basa sull’azione della luce ultravioletta.
Formazione di prodotti di pirolisi delle resine termoplastiche, di composizione assai varia, che costituiscono circa il 95% del toner e dei lubrificanti del rullo di pressione.
Evitare le manipolazioni che comportino la dispersione del toner e l’esposizione anomala allo stesso. I toner sono chiusi in apposite cartucce sigillate, per cui durante la sostituzione non si entra in contatto con gli stessi.
Posizionare le attrezzature in locali con porte e finestre apribili e operare frequenti ricambi dell’aria.
Attenersi alle indicazioni dei produttori per la sostituzione e lo smaltimento dei toner.

 BENESSERE TERMICO

La zona di benessere termico per lavori di tipo sedentario e con vestiario normalmente in uso, determinata statisticamente, è delimitata nella seguente maniera:
 ESTATE: temperatura effettiva compresa tra 19 e 24 °C (raccomandati 22°C) INVERNO: temperatura effettiva compresa tra 17.5 e 21.5 °C (raccomandati 19.5°C) UMIDITA’ RELATIVA: Limiti compresi tra il 40 ed il 60%
VELOCITA’ DELL’ARIA: Mai superiore a 0.2 m/s.