Cos’è?
Il processo di validazione e l’ispezione periodica delle scaffalature metalliche tutelano l’incolumità e la salute dei lavoratori durante l’utilizzo di tali attrezzature di immagazzinaggio.
La normativa in vigore in Italia in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è il Testo Unico (D.Lgs. 81/2008), ad essa si integrano le norme UNI 11636:2016 – “Scaffalature industriali metalliche – Validazione delle attrezzature di immagazzinamento” e UNI EN 15635 – “Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio”.
A cosa serve
Devono adeguarsi alle norme UNI 11635 ed UNI EN 15636 tutte le aziende in cui si utilizzano scaffalature metalliche industriali, siano esse scaffalature portapallet, cantilever, scaffalature leggere, scaffalature di tipo drive–in o drive–through.
L’assistenza di Gruppo Ingegneria Gestionale si configura nell’aiutare le aziende a definire e mettere in atto metodologie per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi per la salute, la sicurezza e la progettazione di opportune misure di prevenzione e protezione per l’utilizzo in sicurezza delle attrezzature di stoccaggio.
La metodologia
Dal punto di vista operativo, è necessario individuare almeno un referente aziendale che si relazioni con i tecnici di Gruppo Ingegneria Gestionale. È previsto un incontro di apertura con il referente aziendali per individuare il gruppo di lavoro.
Gruppo Ingegneria aiuterà l’azienda ad adeguare il parco scaffalature alla normativa vigente di seguito riportata:
- norma UNI 11636 pubblicata a Maggio 2016, definisce la documentazione obbligatoria per ogni ogni scaffalatura deve essere corredata;
- norma UNI EN 15635 pubblicata nel 2009 “Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio”. Prescrive che l’azienda che utilizza scaffalature debba individuare, nominare e preparare adeguatamente una persona responsabile della sicurezza delle attrezzature di stoccaggio presenti al proprio interno (PRSES). Prescrive inoltre l’obbligo di ispezioni periodiche, ad intervalli non superiori ai 12 mesi.
Per la realizzazione di tali adempimenti i tecnici di Gruppo Ingegneria, tramite sopralluogo presso il magazzino dell’azienda, effettueranno i rilievi geometrici e fotografici, necessari alla redazione dei documenti di validazione di seguito riportati:
- Validazione documentale: attesta l’esistenza e della congruenza dei documenti richiesti dalle norme.
- Validazione di montaggio: attesta che la scaffalatura, allo stato in cui si trova al momento, è stata installata in maniera corretta.
- Validazione statica: Definisce della capacità portante della scaffalatura nella sua configurazione corrente. La validazione statica è riferita alla scaffalatura utilizzata in modo corretto.
- Validazione d’uso: Il processo di validazione, documentato opportunamente dall’esperto validatore, è finalizzato all’ottenimento della cosiddetta Validazione d’uso, che attesta l’integrità funzionale della scaffalatura.
Al contempo verrà effettuata l’ispezione periodica prevista dalla legge con redazione del relativo verbale.
Tali documenti al loro interno conterranno:
- Planimetrie dello stabile con posizionamento delle scaffalature presenti, dei danni e delle irregolarità rilevati.
- Descrizione fotografica dei danni e le irregolarità riscontrati, con le indicazioni per procedere alla loro risoluzione.
- Tabella riepilogativa delle scaffalature presenti con indicazione dei valori da inserire nei cartelli di portata.
A completamento delle attività obbligatorie previste dalla legge, si effettuerà il corso di formazione per il/i PRSES nominato/i dall’azienda, in cui verranno esposti i principali punti della normativa e le procedure teoriche e pratiche, tramite affiancamento. Al termine del corso si rilascia l’attestato di frequenza del corso.
I vantaggi
Il processo di validazione delle scaffalature metalliche e la formazione del personale addetto alla sicurezza dell’attrezzatura di immagazzinaggio vanno a completare uno degli adempimenti richiesti dal D.Lgs 81/2008 e le relative integrazioni date dalle norme UNI.
Tale processo oltre a migliorare la sicurezza dei luoghi di lavoro è utile anche all’ottenimento della certificazione ISO 45001:2018.
Emanuele Lisuzzo
Articoli correlati:
- Il CEM: il rischio da esposizione a Campi Elettro Magnetici
- Certificazione ISO 9001: cos’è e a cosa serve
- Riorganizzazione dei processi aziendali: descrizione ed esempi
- Gestione dei rifiuti aziendali, come funziona?
Puoi seguirci anche su:
Scrivi un commento