Il credito d’imposta

Il Credito d’Imposta è una misura che si pone l’obiettivo di stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo ed Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale, nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Questa agevolazione è rivolta ad aziende presenti sul territorio italiano.

Gruppo Ingegneria Gestionale, oltre a lavorare in autonomia sulla produzione della documentazione necessaria (tecnica ed amministrativa):

  1. Aiuta nei rapporti con i fornitori (anche per rintracciare il fornitore adatto al progetto);
  2. Realizza idee anche in fase embrionale (grazie al supporto progettuale e tecnico);
  3. Svolge ricerche scientifiche e tecnologiche mirate;
  4. Offre supporto su studi di fattibilità ed analisi tecnicoeconomiche.

Dal 2020 le attività agevolabili grazie a questa misura sono aumentate e contemplano contenuti anche non rispondenti ai criteri di innovatività assoluta.
Altra novità molto importante, dal 2020 non saranno più presi in considerazione il tetto minimo di spesa di 30.000 euro e la media del triennio precedente (fino al 2019 il calcolo per il credito d’imposta spettante si faceva sottraendo ai costi di ricerca sostenuti nell’anno in corso quelli sostenuti nel triennio 2012/2014).

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  1. Personale dipendente;
  2. Prestazioni di amministratori o soci;
  3. Quote di ammortamento relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati;
  4. Consulenze esterne;
  5. Materie prime e componentistica.

Il nuovo credito d’imposta per ricerca e sviluppo modifica in modo sostanziale la precedente disciplina, e contempla:

  • Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico. Pertanto attività sperimentali e teoriche finalizzate principalmente all’acquisizione di nuove conoscenze in campo scientifico o tecnologico, attraverso l’analisi delle proprietà e delle strutture dei fenomeni fisici e naturali, senza necessariamente considerare un utilizzo o un’applicazione particolare a breve termine delle nuove conoscenze acquisite da parte dell’impresa.
    Credito d’imposta spettante pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro.
  • Innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Quindi attività originali intraprese al fine di individuare possibili utilizzazioni o applicazioni delle nuove conoscenze derivanti da un’attività di ricerca fondamentale o al fine di trovare nuove soluzioni per il raggiungimento di uno scopo o un obiettivo pratico predeterminato. Tali attività, in particolare, mirano ad approfondire le conoscenze esistenti al fine di risolvere problemi di carattere scientifico o tecnologico.
    Credito d’imposta spettante pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro
    Credito d’imposta spettante pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
  • Attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri individuati con successivo decreto ministeriale.
    Credito d’imposta spettante pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

La classificazione delle attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico ammissibili al credito d’imposta è operata tenendo conto dei principi generali e dei criteri offerti nelle linee guida contenute nel Manuale di Frascati dell’OCSE (2015).

Elisa Nizzari

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